Colloquio di lavoro: come rispondere alle 10 domande più ricorrenti poste dai recruiters
Devi sostenere un colloquio di lavoro nei prossimi giorni? Ti senti pronto/a, oppure hai bisogno di alcuni consigli per poterlo affrontare nel migliore dei modi e impressionare i recruiters?
Gli esperti del settore HR, professionisti che si occupano quotidianamente di gestione di risorse umane nelle aziende, ci vengono in aiuto attraverso la condivisione di buone pratiche che ti aiuteranno ad approcciarti al colloquio con maggiore tranquillità e a condurlo con padronanza.
Per esempio, per prepararsi in vista di colloquio ed eliminare i fattori di stress più comuni, è consigliabile dedicare del tempo all’analisi delle domande più ricorrenti poste dai recruiters durante la selezione dei candidati e quindi delle corrispettive risposte che dovrà fornire il candidato. Questo approccio ti consentirà di affrontare il colloquio con minore stress.
In questo articolo scopriremo le domande più frequenti poste dai recruiters durante i colloqui di lavoro, analizzando le migliori risposte che i candidati alla posizione lavorativa di riferimento dovrebbero fornire.
Tipologie di domande più comuni durante un colloquio di lavoro e come rispondere
Innanzitutto, ricorda che non è necessario memorizzare ogni risposta come se fosse un copione. Prenditi il tempo di cui necessiti per identificare la struttura e i contenuti focali delle tue risposte alle domande più frequenti che vedremo di seguito.
Maggiore sarà la preparazione, maggiore sarà la consapevolezza dimostrata ai recruiters rispetto alla tue abilità e alla tua voglia di superare il colloquio brillantemente.
Ecco un elenco di domande comuni sui colloqui di lavoro e di esempi di risposte che ti aiuteranno a condurre un colloquio di successo!
Domande sulla tua personalità
Gli intervistatori faranno domande su di te per ottenere informazioni sulla tua personalità e determinare se tu possa essere il candidato adatto sia per il ruolo che dovrai intraprendere sia per l’azienda.
Tre aggettivi che definiscono la tua personalità
Come pensi di essere visto dagli altri?
Queste sono domande aperte, non settoriali e che non richiedono risposte tecniche, ma che ti daranno l’opportunità di dimostrare al datore di lavoro che sei ben qualificato per la posizione.
Il consiglio è quello di rispondere con sincerità e spontaneità senza dare troppo risalto a qualità del tuo carattere che possano andare in netto contrasto con la mansione da svolgere.
Domande sul lavoro precedente
I datori di lavoro chiedono quasi sempre perché hai lasciato, o stai lasciando, il tuo lavoro per trovare un nuovo impiego.
Preparati con una spiegazione del motivo che ti ha spinto a intraprendere un nuovo percorso: ambizione, miglioramento di carriera, voglia di sperimentare nuovi ruoli e nuovi contesti lavorativi.
Assicurati che i motivi che fornisci corrispondano a ciò che i precedenti datori di lavoro potranno dire di te se vengono contattati per un riferimento.
Perché dovresti essere assunto?
Perché dovresti essere assunto?
Cosa ti rende il miglior candidato?
Rispondendo a questa tipologia di domande, avrai la possibilità di esprimerti liberamente cercando di convincere l’intervistatore rispetto al fatto che la tua candidatura sia la più valida per la posizione messa in palio.
Menziona le skills settoriali che hai conseguito e le soft skills personali che ti rendono unico rispetto agli altri candidati.
Domande sullo stipendio
Alcune delle domande più difficili a cui rispondere durante un colloquio di lavoro riguardano il compenso. Le domande sullo stipendio possono essere molto insidiose.
Qualora questa dovessi imbatterti in questa domanda, ti consigliamo di proporre una cifra adeguata alle tue skills e al tuo grado di esperienza e soprattutto commensurata alla responsabilità e alle ore di lavoro enunciate dall’intervistatore o espresse nell’annuncio lavorativo.
Non giocare al ribasso e allo stesso tempo cerca di trovare una stima realistica.
Domande sulla tua preparazione
La cosa più importante da determinare per gli intervistatori è che il candidato sia qualificato per il lavoro da svolgere.
Quando rispondi, sii specifico, menziona competenze tecniche, pratiche e teoriche, conseguite tramite il percorso di studi oppure tramite le tue esperienze professionali pregresse facendo riferimento a progetti specifici e ai risultati raggiunti.
Domande sulla tua storia lavorativa
C’è sempre da aspettarsi questo tipo di domande, gli intervistatori saranno curiosi di capire quali siano le motivazioni che ti hanno convinto a sostenere il colloquio e soprattutto se, lavorativamente parlando, la tua storia possa essere un valore aggiunto all’azienda.
Domande sulla gestione di situazioni complesse
Il modo in cui ti sei comportato nei ruoli precedenti può indicare come ti comporterai nel lavoro per il quale ti stai candidando. Preparati a rispondere su fatti che hanno ti hanno visto protagonista in positivo e in negativo. Non siamo esseri perfetti!
Presta attenzione al modo in cui risponderai alle domande relative alla gestione di attività che ti hanno messo in difficoltà. Puoi inquadrare le tue risposte in modo positivo, anche quando parlerai della trattazione di una situazione difficile.
Assicurati di mettere in relazione le tue prestazioni con i requisiti richiesti dal datore di lavoro.
Domande sul lavoro di squadra
Lavori bene con gli altri? Preferisci lavorare in autonomia o come parte di una squadra? Il tuo stile di lavoro e il modo in cui vai d’accordo con gli altri, inclusi i colleghi, i manager e i clienti o clienti rappresentano fattori di interesse per tutti i datori di lavoro.
Conosci la vision dell’azienda che potrebbe assumerti?
Cosa sai dell’azienda?
Perché hai scelto di lavorare in questo contesto?
Cosa faresti se dovessi essere assunto?
Sono solo alcune delle domande che ti verranno poste sulla posizione e sul datore di lavoro. Prenditi il tempo necessario per fare ricerche sull’azienda e sulla sua vision prima del colloquio, in modo da poter dimostrare la tua conoscenza approfondita sulle attività dell’azienda che potrebbe assumerti.
Domande sul futuro
Come ti vedi tra 10 anni?
Quali sono i tuoi obiettivi professionali di breve e di lungo termine?
I recruiters pongono tali quesiti per indagare sull’ambizione del candidato e sui suoi progetti futuri. Molte aziende pongono queste domande per capire quale sia la propensione del candidato rispetto all’instaurazione di un rapporto lavorativo duraturo, oppure per identificare le sue ambizioni e quindi l’impegno che potrà garantire per raggiungere i suoi obiettivi.
Dimostrati quindi focalizzato dando risposte decise senza tentennare. Al di là del colloquio, infatti, il consiglio è sempre quello di prefissare degli obiettivi di carriera di breve, medio o lungo termine, per organizzare le tue risorse e proseguire spedito verso nuovi traguardi.
Come comportarsi durante il colloquio? Postura e atteggiamento
Dopo aver visto tutte le categorie di domande che potrebbero porti durante il colloquio, è necessario fare il punto della situazione da un punto di vista comportamentale.
L’atteggiamento, a volte, è persino più importante delle risposte che darai. Stai seduto composto senza mostrarti troppo rigido e cerca di essere il più disinvolto possibile. Anche il modo in cui mostri fisicamente la gestione dello stress è fondamentale per convincere l’intervistatore.